L’altro giorno mi è capitato di ri-ascoltare il doppiaggio di un famoso prodotto (non dirò quale) cun un’importante guest star.

Qualche anno fa non ci avevo prestato attenzione, ma ora le mie orecchie sono molto più allenate e preparate. In questo prodotto c’era come guest star doppiante, un nome famoso. Non un talent del varietà ma un attore molto bravo e famoso, con una lunga carriera sul palco e in TV.

Dopo la seconda battuta i miei sensi di ragno del doppiaggio, sono entrati in allarme. Sicuramente le battute erano dette bene, ma mancava quel qualcosa in più!

L’incollamento.

E’ strano perché sarebbero bastate poche indicazioni, per fare prendere a quell’attore, a quella guest star, quelle sfumature, quelle testate, le appoggiature e talvolta anche la logica del dialogo (si sentiva che era stato registrato in colonna separata e non “parlava” con gli altri personaggi). Mi è crollato un mito! Eppure questi grandi attori (e ovviamente attrici) hanno le palle e le capacità per esprimere mille sfumature, hanno la capacità di leggere il personaggio e di interpretarlo hanno-hanno...poca voglia di doppiare!

guest star capricci doppiaggio

Già!

Mi sono venute in mente alcune scene con queste guest star ingestibili.

Con il povero direttore di doppiaggio obbligato a ingoiare amaro. Consapevole di dover sopportare un attore svogliato, bizzoso, che con alterigia e supponenza tratta il prodotto, i colleghi e il personaggio con sufficienza.

E il risultato si sente. (O almeno i professionisti lo sentono).

Però è il cliente che l’ha scelto. E lui/lei hanno accettato. Quindi, ecco l’umile direttore che cerca di stuzzicare e spremere quell’attore che ha davanti. Per non parlare le guest star straniere che si ridoppiano. Aiuto!

Sia ben chiaro, non sto parlando di bravura ma di atteggiamento. Ogni tanto tornerò a rileggere questo post per ricordarmi quello che ho scritto e sentenziato sugli altri, e per ricordarmi di mantenere sempre il giusto equilibrio tra umiltà e determinazione!

(P.S. rileggilo anche tu :-p)