Una domanda che mi avete posto, guarda caso era la stessa che feci io, tempo fa ma una delle mie insegnanti di recitazione riguardo al doppiaggio:

“come riuscire a cogliere tutto quello che avviene in una scena?”

Vi posso garantire che non potrete mai cogliere tutto quello che avviene in un anello di doppiaggio, ma molte cose ovviamente sì, è quello l’obiettivo!

La risposta fu: “devi guardare tanti film, tanti prodotti in originale”.

Ok grazie, ma all’epoca non c’erano ancora i dvd, quindi dovevo usare videocassette, canali satellitari strani… 

La risposta era corretta, ma non era completa

Altri, invece, a questa domanda spesso rispondono: “Mah, niente, guardi e cogli”.

Chi risponde così, ha già interiorizzato dei processi, così come quando uno chiede:

“Ma come fai a guidare?”

“Mah, niente, salgo in macchina e arrivo a casa”.

No, ci sono dei passaggi che un tempo erano consci e poi sono diventati inconsci. Però ora noi dobbiamo essere in grado di ripercorrere tutti questi passaggi, per poi farli diventare inconsci.

Ecco il mio suggerimento: quando sarai al leggio, davanti al microfono, ma anche come esercizio a casa, allenati a una visione stratificata, come l’hamburger, come le lasagne della nonna.

 

Una visione su più livelli.

Mi spiego: l’ideale al leggio sarebbe poter vedere l’anello di doppiaggio tantissime volte. Vederlo più volte può esserci concesso, ma non sempre.

A casa, invece, possiamo vederlo infinite volte, ma dobbiamo concentrarci su un elemento alla volta. In questo modo, i livelli sono tantissimi e diversi.

Ti faccio un esempio: partiamo dai campi (se non sai cosa sono, guarda qui), ti puoi allenare per capire quali sono i campi.

Bene, guardi l’anello cercando di capire la situazione di un attore, non guardare tutti, prendine uno.

Sta facendo dei campi? E’ distante? Vicino? All’aperto, al chiuso?

Guarda di nuovo la scena: come sta portando la voce? C’è rumore o no? 

Altro giro (ovvero riguardo la scena): guardo se l’attore ha una gestualità particolare, se appoggia la voce in alcuni punti oppure no, se fa delle “testate”, poi faccio un giro solo sulle intonazioni. Poi faccio un giro “più grande” sulla recitazione magari anche più di un giro, però, ci concentriamo solo su un passaggio alla volta.

Forse è un po’ noioso, d’accordo, però ti accorgerai di più cose insieme, che prima non riuscivi a cogliere.

Poi ti accorgerai che magari due passaggi li potevi mettere insieme, i campi e il portato per esempio, oppure altri due giri potevi metterli insieme, perché ormai hai capito quali sono le cose da cogliere.

Più avanti unirai qualche elemento… in questo modo ti allenerai a percepire più velocemente determinati aspetti dell’anello che devi doppiare. Ovviamente c’è anche il direttore che ti dirà: “guarda che vorrei un po’ più così, un po’ meno cosà” giustamente ci deve dare una mano, ci deve guidare, lui ci dirige, il resto dobbiamo farlo noi!

Dobbiamo cercare di capire il più possibile.

Spero ti sia piaciuto il paragone con la lasagna per ricordarti di provare a effettuare questo esercizio!

Fallo su più livelli, a casa, poi cerca di condensare determinati passaggi tecnici, che una visione corretta di un anello di doppiaggio necessita.