Ho deciso di scrivere questo articolo perché mi è stato chiesto qualche consiglio su come comportarsi durante i provini di doppiaggio, cosa fare e cosa non fare.

Innanzitutto, complimenti  perché vuol dire che sei riuscito/a ad ottenere dei provini e non è una cosa così scontata  di questi tempi.

Ti  parlo un po’ come direttore,  quando dirigo io qualcuno, ma anche come attore, quindi quando sono dall’altra parte del vetro.

Fondamentale per affrontare i provini doppiaggio: cerca di capire il prima possibile cosa piace e cosa non piace a quel direttore di doppiaggio.

Come fai a capirlo?  Beh, magari guardando dei prodotti  già doppiati che sono stati diretti da quel direttore.

Partiamo dal presupposto che la recitazione ovviamente deve esserci,  MA ci   sono degli aspetti tecnici che un direttore apprezza e un altro no.

Vediamo i principali:

  • Ci sono quei direttori che non vogliono appoggiature nelle frasi, quando reciti tutto deve essere assolutamente più “buttato via”, più naturale possibile.
  • Altri direttori, invece, amano avere delle appoggiature, ovvero delle parole più marcate. In fondo, è questione di gusti.

Quindi se ascolti dei doppiaggi diretti da questi direttori, noterai delle parole più marcate di altre. Probabilmente quel direttore ama le appoggiature.

  • Ci sono direttori che vogliono tutto pulito pulito pulito, quasi asettico,  non amano le sporcature allora dovrai toglierle.
  • Altri invece amano rendere il tutto un po’ più vero, magari con sporcature, con fiati… Ma occhio a non esagerare nella voce!
  • Poi ci sono altri direttori (spero tutti) che guardano solo la recitazione.

Non gliene frega niente che sia corta o lunga, se non hai beccato quella pausa, se  è sbagliato il sync. Però hai recitato, hai comunicato qualcosa , hai una voce che  gli può servire.

Se  hai recitato  in syn, le pause si sistemano, la famosa “arte di arrangiarsi” italiana, MA la recitazione non riesci a inserirla con il computer! Il fonico non riesce ancora a fare questi miracoli.

provini

  • c’è anche il direttore che guarda molto il sync, soprattutto se ha bisogno di andare un  po’ veloce in sala.

Magari pensa: “caspita, c’è la recitazione, mi azzecca tutti i sync, le lunghezze sono giuste ed è bastato dargli qualche indicazione!” Benissimo, è un direttore che apprezza il sync e la precisione, quindi meglio non concentrarsi solo sulla recitazione.

  • non fare lo sborone, lo splendido, “arrivo io e ti doppio tutto al volo”.

Fa figo, però non non serve e non fai davvero una bella figura.

Guardati ‘sta cavolo di scena!

Cerca di capire  e fatti suggerire, cerca di capire cosa cos’è quella scena, non andare al volo! Sennò ti bruci, guardala davvero.

Questo è un consiglio che spero che ti abbiano dato nei corsi di di doppiaggio.

  • Se sei in dubbio… chiedi!

Chiedi se fare una cosa o farne un’altra “senta, qua preferisce che faccia  così o che faccia cosà?” e la risposta del direttore già ti indicherà che cosa  devi fare oppure no.

In ogni caso, direttore apprezzerà il fatto che tu abbia notato che ci sono due  strade possibili da poter seguire.

Mi raccomando, cerca di capire cosa piace a quel direttore il più in fretta possibile per affrontare al meglio i provini di doppiaggio e costruire la tua carriera.