Hai presente il gruppo dei Talking Heads? Mi è venuto in mente perché volevo parlarti del fatto che noi speaker, doppiatori non siamo delle teste parlanti, o meglio non siamo SOLO delle teste parlanti.

Mi spiego: la recitazione, non dovrei nemmeno dirlo, è necessaria, non si può fare a meno della recitazione per un attore e quindi per un doppiatore, che è un attore. Ricorda che è necessario anche sapersi esprimere con il corpo, non dico fare un corso di mimo, l’importante è esprimersi con il corpo o meglio, è importante che non sia solo la nostra voce a esprimersi!

Nei casi peggiori, soltanto con la bocca, nei migliori, fino ai polmoni e basta!

Pensa a tutto ciò che riusciamo a dare alla voce con il nostro corpo, con i movimenti, con la gestualità, perfino con le gambe. Sembra assurdo, “ma cosa c’entrano le gambe con il microfono? Il microfono è davanti alla bocca, le gambe sono laggiù”. Sì, ma in base alla postura, a come siamo messi, se siamo solidi sulle gambe, daremo una solidità, se siamo messi in maniera poco equilibrata potrebbe dare anche questo, un influsso alla nostra voce, delle sfumature alla nostra voce.

Se devo doppiare una persona sofferente, devo mettermi in una condizione di questo tipo, come faceva Sergio Tofano, ad esempio. Già nell’atto di vestirsi, c’era la parte di immedesimazione.

Ogni cosa del nostro corpo porta sicuramente un influsso sulla nostra recitazione, sulla nostra voce. Poi è vero che c’è chi riesce a recitare benissimo rimanendo immobile, ma magari potrebbe lavorare di meno sulla laringe, sulle corde vocali, sull’apparato fonatorio se lavorasse con tutto il corpo.

Sto dicendo che è una cosa facile? No. Caspita, è stancante, perché se stai soffrendo, stai soffrendo con il movimento del corpo. Se stai correndo, stai correndo davvero o comunque in maniera simile. Se stai facendo uno sforzo, sarai contratto fisicamente, togliendo un po’ di lavoro all’apparato fonatorio, così non andrai a danneggiare o a lavorare in maniera eccessiva su quelle parti che potrebbero anche alleggerirsi in in altri modi.

Per questo ti dico che la recitazione devi portarla al microfono, non solo vocalmente, ma anche con il movimento corporeo. Ovviamente abbiamo il limite che c’è il microfono davanti alla bocca, quindi non posso muovermi troppo, devo comunque rimanere a fuoco, devo comunque rimanere a microfono.

Ci sono delle dinamiche di doppiaggio, delle tecniche microfoniche che devi imparare. Però tutto il resto non devi dimenticarlo, ok?